Il posto principe nell’orto è da sempre occupato dal pomodoro; con le sue numerose varianti: da mensa o da trasformazione, tondo, lungo, costoluto, ciliegino, datterino o a grappoli; e le sue tonalità di colore: giallo, nero, verde, rosa e ovviamente rosso, il pomodoro è in grado di accontentare tutti i palati.

Alcuni studiosi, fanno derivare il suo nome dal latino “po-mum aureus” (mela o pomo d’oro) infatti contiene una grande quantità di vitamine ha proprietà antiossidanti e si inserisce bene nelle diete moderne perché è povero di calorie e ha un buon contenuto di minerali.

Consigli di coltivazione:

PREPARAZIONE DEL TERRENO:

Scegliere una posizione soleggiata; lavorare il terreno con vanga o zappa cercando di andare in profondità, per assicurare un buon drenaggio e poi affinare con zappetta e rastrello. Il pomodoro si adatta a qualsiasi tipo di terreno, preferendo quelli a medio impasto, fertili e ben drenati. Effettuare una leggera baulatura se il terreno è argilloso, perché tende a trattenere l’acqua, questo eviterà che l’umidità in eccesso rimanga a contatto con le radici aumentando i rischi di asfissia radicale.

TRAPIANTO:

A inizio primavera (fine febbraio inizio marzo) si consiglia di trapiantare solo in serra perché eventuali ritorni di freddo potrebbero compromettere la coltivazione. Da fine marzo a metà aprile è sufficiente una protezione, con tunnel, nelle zone particolarmente fredde. Si consiglia di mettere la piantina abbastanza in profondità senza andare oltre la meta del fusto. Le varietà di pomodoro a crescita indeterminata (non a caso sono chiamati anche pomodori da canna) vanno da subito fissate ad un tutore e legate man mano che crescono, quelle a crescita determinata (pomodori da terra) non necessitano di alcun sostegno. Subito dopo il trapianto irrigare abbondantemente le piante per favorire il contatto della terra alla radice e garantire un buon l’attecchimento.

SESTI D’IMPIANTO CONSIGLIATI:

Pomodoro a grappoli: 50 cm sulla in fila;60 -70 cm tra le file

Pomodori ciliegini e datterini: 40 cm sulla fila; 60-70 cm tra le file

Pomodori da mensa: 50 cm sulla fila; 80 cm tra le file

Pomodori da terra (determinato) 40 cm sulla fila; 70 cm tra le file

CLIMA:

Temperatura ideale di crescita di 20-26°, a – 2° la pianta rischia la morte. Per l’allegagione dei frutti temperatura ottimale 20°- 30°

CONCIMAZIONI:

Consigliabile l’interramento al trapianto di una buona quantità di sostanza organica (se non si è fatto in precedenza) e l’apporto di terriccio di buona qualità nella zona circostante la radice, contemporaneamente, interrare anche una piccola quantità di concime minerale ternario. Dopo l’attecchimento fertilizzare ogni 3 settimane con concime azotato – fosforico (privilegiando il fosforo) nelle fasi iniziali fino alla fioritura, dall’allegagione in poi apportare anche potassio per migliorate la qualità dei frutti (cenere e compost sono un’ottima fonte naturale di potassio).

IRRIGAZIONE:

L’ideale (nel periodo estivo) sarebbe innaffiare due volte al giorno: una la mattina presto e l’altra la sera dopo il tramonto. Se non riuscite a irrigare in maniera costante ricordate questa regola generale: i pomodori hanno bisogno che il terreno sia sempre umido (non zuppo) e che l’irrigazione sia più frequente nei periodi più caldi. Attenzione a non gettare l’acqua direttamente su foglie e frutti, ma indirizzatela solo sul terreno alla base della pianta. Un trucco è quello di applicare, quando la pianta ha raggiunto una determinata altezza, della paglia o dell’erba secca attorno alla pianta per mantenere il terreno umido durante la stagione secca e non far crescere le erbacce.

TECNICA CULTURALE:

Nei trapianti molto precoci ed in zone collinari è utile coprire il terreno con telo pacciamante e proteggere le piante con tunnellino o altra protezione tipo agrivelo; dopo 3 settimane la protezione può essere rimossa. Quando raggiunge i 30 cm di altezza fissate la pianta ad un sostegno (canna o altro tutore in legno o plastica) ricordandosi che bisogna legare il fusto man mano che cresce. Altra cosa importante è la scacchiatura ossia una potatura verde che consiste nell’eliminare i getti ascellari, lasciando solo la cima; tale operazione va fatta più volte durante la coltivazione. Le varietà  allevate a terra non necessitano di questa pratica agronomica.

TRATTAMENTI:

Si consiglia di trattare ogni 1 o 2 settimane con prodotti rameici tipo poltiglia bordolese o altri concimi rameici (ammessi anche in agricoltura biologica) per controllare alcune malattie molto diffuse nel pomodoro come la peronospora e l’alternaria.

RACCOLTA:

La raccolta si fa scalarmente asportando i frutti maturi secondo il grado di maturazione voluto. In condizioni di normalità una pianta di pomodoro produce dai 5 – 7 kg; 4 – 6 kg per ciliegini e datterini.

CONSIGLI DELL’ESPERTO:

In pratica non ci sono differenze fra la coltivazione dei pomodori in orto e in vaso; servono solo delle piccole attenzioni in più: innanzitutto, il luogo in cui verranno posti i vasi deve essere ben soleggiato e al riparo dai venti freddi; i vasi devono essere abbastanza grandi (almeno 20 cm di diametro) e vanno irrigati regolarmente, ricordarsi che il vaso asciuga velocemente e nei mesi caldi può essere necessario bagnare mattina e sera.