Il peperone è originario del sud America, nel nostro paese ha trovato le condizioni ideali per crescere. Coltivato in tante versioni, è tra i frutti più prelibati dell’orto ma si può coltivare senza problemi anche in vaso sia per la produzione dei frutti sia per il suo ruolo estetico. Il peperone è una pianta che produce continuamente per molte settimane e avrai il piacere di vedere sulle piante frutti e fiori in varie tonalità di colore, nei diversi stadi di crescita e staccare gli ultimi poco prima dell’inverno. Inoltre, sono tra gli ortaggi più salutari, ricchi di vitamina C e minerali come potassio, magnesio e zinco. Aiutano anche a prevenire le infiammazioni e sono ricchi di fibre.

Consigli di coltivazione:

PREPARAZIONE DEL TERRENO:

I peperoni si adattano a molti tipi di terreno, preferendo quelli fertili e ben drenati. Sui terreni pesanti (ricchi di argilla), dove l’acqua tende a ristagnare più facilmente, può essere utile realizzare una leggera baulatura. Scegliere un’esposizione soleggiata, anche se sarebbe gradito un leggero ombreggiamento in piena estate.

EPOCA E MODALITÀ DI TRAPIANTO:

Una distanza di 40-50 centimetri sulla fila e 80 cm tra le file sono sufficienti per ottenere uno spazio ottimale di crescita. Nei mesi più freddi quando le temperature si mantengono mediamente sotto i 15 c° si consiglia di coltivare in serra ho sotto tunnel. Quando le piante hanno raggiunto i 30 – 40 cm di altezza è necessario fissarle ad un sostegno, di plastica o legno, per non stressare troppo il fusto con il peso dei frutti e proteggere la pianta dall’azione del vento.

IRRIGAZIONE:

I peperoni hanno bisogno di irrigazioni regolari. Fare molta attenzione hai ristagni perché è una specie molto sensibile. La giusta regola è poco ma spesso, leggermente più abbondante nella fase iniziale, subito dopo il trapianto, meno frequenti fino a inizio fioritura, abbondanti dall’allegagione in poi.

CONCIMAZIONE:

Effettuare una ricca concimazione organica al trapianto. Dopo fertilizzare ogni 2 settimane, privilegiando l’apporto di fosforo e azoto, nelle prime fasi di sviluppo, fino alla formazione di una pianta ben sviluppata. Successivamente preferire azoto e potassio per aumentare la qualità dei frutti; apportando compost o cenere possiamo garantire una buona disponibilità di questi elementi al terreno.

RACCOLTA:

Il peperone si può raccogliere colorato, quando ha raggiunto la piena maturazione, oppure verde quando il frutto e ben formato ma ancora non cambia colore. La colorazione del frutto (invaiatura) è l’ultima fase della maturazione e la tonalità di colore dipende dalle varietà e tal tipo di peperone coltivato. Meglio utilizzare delle forbici per staccare il frutto per evitare di strappare il peduncolo che può diventare un pericoloso punto d’ingresso per patogeni da ferita.

I CONSIGLI DELL’ESPERTO:

Il frutto del peperone dovrebbe stare al riparo dai raggi del sole perché si “scotta” facilmente formando delle abrasioni sulla buccia che ne compromettono la qualità. Di solito la funzione ombreggiante è svolta dalle foglie, in  maniera naturale, nel caso in cui la  vegetazione è poco coprente disponete delle reti ombreggianti o coprite i frutti nelle ore più calde.