Le melanzane sono da sempre uno degli ortaggi più amati nella cucina italiana, vengono utilizzate in svariate ricette da nord a sud a partire dalla mitica “parmigiana”, inoltre da sempre viene utilizzata in numerose ricette “casalinghe”  per la preparazione di conserve sottolio e sottaceto. È una pianta di origine asiatica molto rustica e abbastanza semplice da coltivare; immancabile in tutti gli orti. A livello nutrizionale è ideale per le diete ipocaloriche, in quanto ha un apporto di solo 18 kcal ogni 100 gr. Contiene molta acqua, è ricca di fibre e sali minerali quali il potassio; garantisce un’ottima fonte di vitamina A e C. 

Consigli di coltivazione:

PREPARAZIONE DEL TERRENO:

Le melanzane si adattano a qualsiasi tipo di terreno, preferendo quelli fertili e ben drenati. Sui terreni pesanti (ricchi di argilla), dove l’acqua tende a ristagnare più facilmente, può essere conveniente piantare su terreno rialzato praticando una leggera baulatura. Esposizione soleggiata, anche se sarebbe gradito un leggero ombreggiamento in piena estate.

TRAPIANTO:

A inizio primavera (fine febbraio inizio marzo) si consiglia di trapiantare solo in serra perché eventuali ritorni di freddo potrebbero compromettere la coltivazione, ad inizio aprile (salvo situazioni climatiche particolari) è sufficiente una protezione con agrovelo, creando dei tunnel, nelle zone particolarmente fredde. Da metà aprile generalmente si può coltivare senza protezioni. In ogni caso distanziare le piantine almeno 60 cm sulla fila e 80 cm tra le file.

Anche se la melanzana ha un fusto molto resistente (dopo qualche mese lignifica), quando le piantine hanno raggiunto i 30-40 cm di altezza una buona pratica agronomica è quella di legarle a dei pali di sostegno (canne di bambù o sostegni in plastica) per evitare che il peso dei frutti insieme all’azione del vento possa spezzare i fusti.

POTATURA:

Eliminare i germogli ascellari (scacchiatura) e contemporaneamente anche eventuali rami interni, ci permetterà di avere una pianta bilanciata e ben strutturata. Una buona potatura ci consente di non soffocare troppo la pianta e impedisce la formazione di muffe.

Oltre alla potatura per avere frutti di dimensioni maggiori e comunque per non caricare eccessivamente la pianta, può essere utile un diradamento (eliminare i frutticini in eccesso) lasciando 4 -6 frutti per volta sulla pianta.

CONCIMAZIONE:

Abbondante nella buca di trapianto con sostanza organica a pronto effetto (borlanda, pollina, compost).

In alternativa concime NPK; una nuova concimazione con pollina o con macerati di ortica (quest’ultimo da diluire nell’acqua di irrigazione) dopo 30 giorni dal trapianto aiuta a mantenere la pianta rigogliosa e produttiva.

IRRIGAZIONE:

Le melanzane hanno bisogno di irrigazioni regolari. Piu abbondanti nella fase iniziale subito dopo il trapianto, meno frequenti fino a inizio fioritura, abbondanti dall’allegagione in poi. La giusta regola è poco ma spesso.

RACCOLTA:

Il frutto della melanzana mantiene caratteristiche qualitative ottimali finché i semi all’interno non diventano di colore più scuro e ben evidenti. Un’indicazione su quando raccogliere si può avere guardando il colore della buccia che normalmente è brillante ma con l’avanzare della maturazione diventa più opaco. Per staccare i frutti meglio usare delle forbici.

CONSIGLI DELL’ESPERTO:

La melanzana, come tutte le solanacee, tende a sfruttare molto il terreno. Fate seguire alla melanzana una cultura poco esigente come insalata o rape.