L’innesto in agricoltura è una tecnica conosciuta sin dall’antichità anche se le prime applicazioni in orticoltura risalgono al 1920 in Corea e Giappone con l’innesto di piante di anguria su portinnesti di zucche. A partire dagli anni ’60 è stata osservata un’ampia diffusione di tale tecnica in diversi paesi con un contemporaneo allargamento della gamma di specie coltivate. Grazie ai vantaggi che offre, si è diffusa ed è sempre più utilizzata anche nella coltivazione dell’orto hobby. La tecnica dell’innesto consiste nell’unire in un’unica pianta le caratteristiche di due specie affini dette “bionti” sfruttando ad esempio le caratteristiche di una specie con frutti di pregio e di un’altra con apparato radicale resistente alle malattie. La parte aerea è detta “marza” o “nesto” mentre quella basale, che formerà l’apparato radicale, è detta “portainnesto”. Il successo dell’innesto dipende soprattutto dalla compatibilità dei due bionti che si andranno a unire: più il materiale di partenza presenta una stretta relazione botanica, maggiori saranno le possibilità di ottenere un buon risultato finale.

Le specie di maggiore importanza impiegate nel settore hobbistico sono l’anguria, il melone, il pomodoro, la melanzana, il cetriolo ed il peperone. Le piante innestate “orto di casa mia” vengono coltivate su vaso di 14 cm di diametro si possono poi trapiantare nel terreno oppure coltivare in vaso sul balcone di casa.

Consigli di coltivazione:

PERCHÈ USARE PIANTE INNESTATE:

L’utilizzo di piante innestate presenta numerosi vantaggi, i principali riguardano la resistenza a numerose patologie, anche se non sempre in grado di dare risposte assolute e definitive, può contenere i danni alle colture in maniera economica ed efficace, soprattutto se integrate con altre misure di prevenzione. I migliori risultati si sono ottenuti sul controllo delle malattie del terreno che attaccano le radici e il colletto.

Altri vantaggi degli innesti sono anticipo della produzione, maggiore produttività e migliore qualità dei frutti, minori esigenze colturali, maggiore resistenza agli stress ambientali. l’utilizzo di piante innestate, ci permette di avere combinate in maniera provata le caratteristiche migliori di due piante simili. La pianta ottenuta risulta più sana, robusta, produce frutti di altissima qualità e gusto, in maggiore quantità e omogeneità.

PRINCIPALI COMBINAZIONI D’INNESTO:

ANGURIA: innestate su ZUCCA.

MELONE: innestato su MELONE.
CETRIOLO: innestato su ZUCCA.
MELANZANA: innestata su SOLANUM.
PEPERONE: innestato su PEPERONE.
POMODORO: innestato su POMODORO SELVATICO.

TECNICHE DI COLTIVAZIONE:

La coltivazione delle piante innestate non è differente da quella classica ci limitiamo a dare alcuni consigli pratici.

Le piante innestate crescono di più, soprattutto in altezza; Quindi se coltiviamo in vaso diamo loro un contenitore più grande, in modo che possano svilupparsi al meglio e fissiamole a dei tutori.

Se necessario Intensifichiamo le operazioni di scacchiatura su pomodoro, melanzane e peperoni.

Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a consultare le guide specifiche per ogni prodotto nella sezione guida alle coltivazioni.