Il cavolo cinese ha origini antichissime: si presenta con una forma allungata e foglie incappucciate, simile alla lattuga, ha un sapore agrodolce tipico delle preparazioni orientali e non emette un odore acre quando lo si cucina. Si consuma anche da crudo, tagliato a listarelle sottili e con un po’ di limone fresco. Negli ultimi anni si è molto affermato grazie alla particolarità del suo gusto diventando molto apprezzato anche dai bambini.

Consigli di coltivazione:

PREPARAZIONE DEL TERRENO:

Si adatta bene a tutti i tipi di terreno da evitare solo quelli molto argillosi; effettuare una lavorazione profonda con vanga o forcone anche senza ribaltare la fetta. Successivamente affinare il terreno con zappa e rastrello.

TRAPIANTO:

Il cavolo cinese non necessita di molto spazio, è sufficiente lasciare una distanza di circa 30 cm tra le piantine sulla fila e 40 cm tra le file. Possibilmente evitare di piantare il cavolo cinese in successione a se stesso o ad altre brassiche.

CONCIMAZIONE:

Concime NPK o stallatico maturo al trapianto, concimazione azotata organica in vegetazione in caso di sviluppo stentato.

IRRIGAZIONE:

Irrigare in maniera regolare e costante, senza ristagni. Una buona irrigazione dopo il trapianto per compattare il terreno; durante le prime fasi di coltivazione, considerato che siamo ancora in estate, irrigare con continuità. Dalla fine dell’estate in poi solo quando il terreno inizia ad asciugare, tenendo presente che il cavolo cinese tollera male le carenze idriche.

LA RACCOLTA:

La raccolta si effettua tagliando i cespi con l’aiuto di un coltello a lama lunga, oppure scalzando la pianta con una vanga ed eliminando poi le foglie che circondano il cespo. Il cavolo cinese è pronto per la raccolta quando la testa è sufficientemente piena e compatta

I CONSIGLI DELL’ESPERTO:

 La sovramaturazione è espressa da una colorazione gialla sulla sommità della testa. Il cavolo cinese è poco resistente alle gelate quindi va raccolto prima dell’inverno .