Il finocchio è l’ortaggio ideali per le diete ipocaloriche, infatti è composto principalmente da acqua e da fibre, il suo apporto calorico è molto basso solo 9 kcal per 100 gr. Fresco o cotto, il finocchio, si può davvero mangiare in tanti modi diversi senza mai risultare stucchevole al palato, anzi ripulisce la bocca durante i pasti quando si è assaporato qualcosa di particolarmente forte, aiuta la digestione e rinfresca l’alito.

Consigli di coltivazione:

PREPARAZIONE DEL TERRENO:

Come tutte le orticole che sviluppano sotto terra una lavorazione profonda è molto utile per creare un ambiente soffice e arieggiato al “grumolo” (parte che si raccoglie del finocchio), successivamente affiniamo con zappa e rastrello e prepariamo le buche per il trapianto.

TRAPIANTO:

Distanza tra le piante: 20-30 cm sulla fila e 40- 50 cm tra le file. Circa 10 -12 piante /mc. Sfruttando i diversi cicli culturali delle varietà (precoce, medio e tardivo) il finocchio si può tenere nell’orto per molto tempo.

CONCIMAZIONE:

Il finocchio predilige un terreno fertile; una buona concimazione con letame o compost (possibilmente molto tempo prima) è utile per evitare carenze successive. In vegetazione concimare con stallatico maturo dopo 30 – 40 giorni.

IRRIGAZIONE:

Irrigare costantemente evitando la formazione di ristagni. Nei finocchi la carenza idrica induce una fioritura precoce che rovina la qualità del grumolo.

LA RACCOLTA:

La raccolta si può fare quando i grumoli hanno raggiunto le dimensioni di un’arancia, comunque a maturazione le foglie cominciano a ingiallire. Ci sono varietà di finocchio a diversa precocità quindi intervallando i trapianti di 15 – 20 giorni si può avere una produzione diluita nel tempo.

I CONSIGLI DELL’ESPERTO:

Una rincalzatura è molto utile per proteggere il grumolo dal freddo e per ottenere un prodotto più bianco e di dimensioni maggiori.