Gli agretti o Roscani sono un ortaggio utilizzato sin dall’antichità, inizialmente venivano raccolti come erbe spontanee su tutta la macchia mediterranea, nel corso dei secoli sono entrati nella tradizione culinaria di diverse parti d’Italia. L’agretto fa parte della famiglia delle chenopodiaceae, come gli spinaci e le biete, di cui condivide alcune caratteristiche. Si tratta di una pianta erbacea con foglie tubolari e filiformi, che vengono cotte lesse o al vapore a formare un saporito contorno, ricco di sali minerali, oppure possono rappresentare un ottimo ingrediente per torte salate o frittate.

Consigli di coltivazione:

PREPARAZIONE DEL TERRENO:

L’agretto è una pianta che predilige i terreni sciolti e ben drenati, occorre lavorare il terreno in profondità, facendo attenzione a scegliere una posizione soleggiata.

TRAPIANTO:

Si può coltivare tranquillamente in vaso facendo attenzione a creare un buon drenaggio inserendo un po’ di ghiaia o sassolini nel terriccio. Nel caso preferiamo metterlo nell’orto distanziare le piantine di 20-25 cm sulla fila e 40-50 cm. tra le file.

CONCIMAZIONE:

Nel solco di trapianto concimare con letame maturo o concime organico. Evitare l’eccesso di azoto.

IRRIGAZIONE:

Irrigare regolarmente tenendo presente che l’agretto resiste abbastanza bene alla siccità ma teme molto i ristagni idrici.

LA RACCOLTA:

Dopo circa 40 gg dal trapianto si può procedere al primo raccolto dei polloni, che si tagliano a 2-3 cm da terra quando sono alti 15-20 cm;

I CONSIGLI DELL’ESPERTO:

 L’agretto è una verdura che va’ consumata fresca, in quanto deperisce in poco tempo. Si può comunque conservare in frigo per 2-3 giorni all’interno di un sacchetto di carta per alimenti. Se volete congelarli, scottateli in acqua, senza l’aggiunta di sale, per circa 5 minuti.