Della pianta di rapa si mangiano le infiorescenze in boccio (dette anche friarielli) insieme alle foglie più tenere che le circondano. Si consumano cotte secondo ricette che, in generale, fanno riferimento alla tradizione locale. Viene usato come ingrediente principale di numerosi piatti tra cui le famose “orecchiette alle cime di rapa”.

Consigli di coltivazione:

PREPARAZIONE DEL TERRENO:

Le rape non sono particolarmente esigenti sulla preparazione del terreno è sufficiente una lavorazione superficiale è una buca di trapianto non troppo profonda. Lavorare un po’ più in profondità se il terreno è argilloso.

TRAPIANTO:

Distanziare le piante: 20 cm sulla fila e 40 cm tra le file.

CONCIMAZIONE:

Concimare con stallatico maturo da interrare durante la preparazione del terreno; nel periodo invernale può essere utile integrare con concime NPK.Non eccedere con l’azoto.

IRRIGAZIONE:

Frequente ma facendo attenzione ai ristagni; dopo il trapianto comunque un paio di irrigazioni più abbondanti, intervallate di 4- 5 giorni sono necessarie per favorire un buon radicamento. Successivamente Irrigare solo in caso di siccità prolungata.

LA RACCOLTA:

Le rape sono suddivise in base ai giorni di durata del loro ciclo vegetativo in “sessantine”,” novantine” e “centoventine” possiamo quindi scegliere cosa coltivare in base a quanti giorni dopo il trapianto desideriamo raccogliere. È possibile raccogliere le cimette singole con 10 -12 cm di gambo oppure le cime con tutte le foglie. Si può raccogliere per un periodo più lungo (fino a tutto l’autunno) usando varietà con ciclo produttivo diverso e grazie ai ricacci dopo il taglio.

I CONSIGLI DELL’ESPERTO:

Per gustare al meglio le cime di rapa bisogna raccogliere prima che i boccioli si aprano e i fiorellini si iniziano a vedere sul germoglio, in tal caso dobbiamo raccogliere velocemente.