dalla forma tonda o allungata di dimensione gigante o mini dalla polpa rossa o gialla dalla buccia nera o verde. L’unica cosa che non cambia è il sapore fresco e inconfondibile che fanno dell’anguria la regina dell’estate.

Coltivare anguria è abbastanza semplice e ci consente di avere nell’orto un frutto dalle proprietà eccezionali: ha una funzione disintossicante, grazie alla grande quantità di liquidi, vitamina C e potassio che contiene, stimola la diuresi e ha un’azione depurativa e detossificante.

Consigli di coltivazione:

PREPARAZIONE DEL TERRENO:

Sistemare il terreno in modo da evitare ristagni, a tale scopo sarà necessaria una lavorazione abbastanza profonda e un passaggio successivo con zappa e rastrello. Scegliamo la posizione, per il trapianto, in una zona dell’orto ben soleggiata e ricordiamoci che l’anguria è una pianta strisciante quindi occupa molto spazio.

TRAPIANTO:

Distanza tra le piante 150 cm sulla fila e 200-250 cm tra le file. Per trapianti di aprile proteggere le piante con tunnel di nylon nelle prime fasi di sviluppo.

CONCIMAZIONE:

Distribuire un abbondante dose di concime organico a pronto effetto o in alternativa un ternario NPK prima del trapianto. Successivamente concimare con azoto e potassio, quest’ultimo favorisce la dolcezza dei frutti. 

IRRIGAZIONE:

Evitare carenze idriche, soprattutto in fioritura, abbondare leggermente durante l’ingrossamento dei frutti e ridurre l’irrigazione nelle piante con frutti maturi per evitare spaccature.

LA RACCOLTA:

Esistono vari parametri per individuare il momento giusto per la raccolta. L’essiccamento del cirro vicino al frutto e un indice di maturità cosi come l’opacità della buccia e l’emissione di un suono sordo quando battiamo i frutti con una mano.

I CONSIGLI DELL’ESPERTO:

Ridurre le irrigazioni prima della raccolta aiuta ad ottenere una maturazione più uniforme; diradare i frutti in eccesso lasciando massimo 3 – 4 frutti per pianta per avere una maggiore grandezza dei frutti; la presenza di una secrezione scura dopo il taglio è indice di buona presenza di potassio e quindi di dolcezza del frutto.